cacca con mia nipote + amica



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Posted by Isabella on July 19, 2003 at 18:47 [62.48.108.181]

Ciao a tutti italiani, mi chiamo Isabella e sono una bella donna di 47 anni, divorziata. Faccio molta cacca addosso, specialmente con mia nipote Mirella che mi viene spesso a trovare. In particolare, a lei piace una cosa che nacque per caso: una volta, per tornare a casa dal mare, mi scappava così tanto la cacca che feci tutto lo stradone a marcia indietro ad altissima velocità, senza girare la macchina, per quasi un kilometro, perché pensavo di poter tenerla fino a casa. Ma l'eccitazione del rumore acuto della retro (mi capitò da piccola di cagarmi addosso andando in retro con il papà di una mia compagna di scuola) e il mal di pancia mi fecero scappare la cacca addosso nel bikini. Mia nipote guardò estasiata, e da allora ogni volta che andiamo al mare vuole che si ripeta il rituale. Lo scorso sabato mattina, mia nipote Mirella mi telefona e mi dice se poteva portare una sua amica di 18 che era tanto incuriosita dai nostri giochi di cacca e magari voleva provare anche lei. All'inizio ero nervosa e mi arrabbiai un po' con Mirella, perché ho paura del fatto che altre persone sappiano dei nostri segreti, e potrebbe essere pericoloso. Ma lei mi assicurò che la sua amica Marina era contenta di poter venire, che era brava e che non c'era problema: allora acconsentii.
Arrivarono entrambe e ci presentammo con Marina, la quale aveva 18 anni, era bionda, e stava per prendere la patente. Mirella le raccontò nei minimi dettagli delle nostre cagate, persino quelle con la macchina lungo lo stradone del mare, e Marina spalancava gli occhi tutta eccitata, e ascoltava con trepidazione. Finita la narrazione, dissi: "Allora, chi è la prima che si mette a sedere sulle mie ginocchia e mi fa vedere come fa la sua bella cacca?". Mirella non esitò un secondo e salì sulle mie ginocchia.
Quel giorno indossavo una lunga gonna di quelle vecchie e un po' brutte, in modo da poterci tenere dentro la cacca che sarebbe uscita da Mirella. Le dissi di levarsi le mutande, e così fece. Io allargai le gambe un po', così da poter tendere un po' la gonna e fare come un lenzuolo sospeso per tenere la cacca. Poi dissi a Mirella: "Quando sei pronta, spingi pure". Ma stavolta l'anticipai io: le infilai velocemente il dito nel buchino del culo, grattando dentro velocemente, e appena lo tirai fuori Mirella cominciò a grugnire e spingere: "ahhrggg...mi fai scappare la cacca, zia...ahhhgg". Uscì un primo pezzettone bellissimo, abbastanza duro e soprattutto dall'odore molto intenso; allora cominciai con una mano a massaggiare una chiappa, e con l'altra a tamponare la cacca che usciva cercando di spingerla dentro al culo di Mirella. Era davvero emozionante sentire la cacca che usciva con impeto pressare contro le mie dita, e più io gliela spingevo contro e più Mirella gemeva di piacere: "ahhhh...ahrggg...ahhh". Fece una bellissima montagnetta di cacca, dall'odore forte e piacevole. Marina guardava estasiata.
Misi per terra dei giornali e ci feci scivolare la cacca di Mirella, poi mi tolsi la gonna tutta sporca e restai con le mie sole mutande trasparenti. "Adesso devo fare la cacca io, mi aiutate?" dissi io. E loro, furbescamente, avevano già pianificato come farmi fare la cacca. Mirella aveva una spazzola di quella a fili gialli molto lisci, morbidi ma compatti, e la dà a Marina. Mirella mi fa sdraiare sul divano, mi alza le gambe e me le tiene all'insù. Marina, con la spazzola, comincia a strofinarla sul mio culo rivolto all'insù con tantissima velocità, su e giù in continuazione.
Non so cosa mi prese, ma mi sentivo esplodere. La cacca mi scappò fuori quasi all'improvviso, e ad ogni spinta ne usciva una marea, sicché dovevo spingere e prendere respiro molte volte: "ahhhrgggg...ah...ahhhrgggg...grrrr...ahhhr". Marina non cessava affatto il ritmo, e io sentivo la cacca calda che veniva schiacciata slargarsi dappertutto come una marea. L'odore era fortissimo, e mi eccitava incredibilmente. Quando non ebbi più cacca da spingere fuori, Mirella non ne aveva abbastanza: voleva toccarmi la cacca pure lei e schiacciarla, allora le diedi il consenso. Con le mani, mi schiacciava la cacca e mi ficcava il ditino nel buco del sedere, facendomi ancora uscire gli ultimissimi pezzetti di cacca. Io morivo dal piacere. Ero così piena di cacca e s'era tutta slargata che andai a togliermi le mutande.
Quando tornai, dissi: "Marina, ora tocca a te". Allora interviene Mirella, che mi dice quasi supplicando: "Vedi, zia, Marina tra un mese fa l'esame per la patente, no, allora siccome deve fare pratica, si potrebbe fare che la fai guidare fino alla spiagga...e poi...". Capii immediatamente dove voleva andare a parare con quel discorso, e sorridendo, dissi: "Va bene, allora prepariamoci per una bella cagata in macchina". Siccome già sapevo da Mirella che Marina guidava piuttosto bene, mi fidavo e diedi tranquillamente esito alla cosa. Arrivammo tranquillamente alla spiaggia, vicino al muro che delimita la fine dello stradone largo. Mi accesi una sigaretta, e Marina mi disse: "Scusi, signora, potrei averne una anch'io? Sa, mi sento tanto eccitata ma anche nervosa". Gliela diedi e gliela accesi, poi le dissi: "Ok, Marina, adesso facciamo tutto lo stradone in retromarcia a tutta velocità, va bene? La strada è larga libera, quindi stai tranquilla, tu poggia bene la mano dietro il mio poggiatesta così puoi meglio tenerti e guardare indietro. Ora resta solo in mutande che così possiamo anche vederti la cacca". Mirella si mise dietro il mio posto, in modo da poter vedere anche lei le mutande di Marina ma soprattutto la sua faccia nel fare la cacca.
Marina mise in moto, e dopo un po' cominciammo ad andare in retro. I primi 30 metri furono veramente lenti, con Marina che toccava l'accelleratore e poi lo lasciava. Uscì il suo primo pezzo di cacca, e l'auto prese velocità. Era un pezzo molle e bellissimo, allora cominciai a mettere la mia mano sulle sue mutande e a spingere e grattare. Marina esplose, e accellerò a tutto gas mentre la cacca gli usciva a grandi ondate: "ahhhrgg...grrr.....ahhhh". Io continuavo a schiacciarle la cacca mentre Marina gasava sempre più forte: era stupendo sentire il rumore della retro così acuto, e vedere Marina che faceva profondi tiri con la sigaretta con grandi nuvole di fumo e i bei capelli biondi, mi faceva venire in mente me alla sua età, dove anch'io mi divertivo già allora a cagarmi addosso in retro. Era eccitatissima, e faceva di quelle tirate così lunghe che la cenere della sigaretta era ormai lunga e pendente: ora capivo anch'io l'eccitazione che provava Mirella nel vedermi cagare addosso fumando.
Alla fine dello stradone, Marina rimase 30 secondi in trance prima di riprendersi dall'eccitazione. Mirella le disse: "wow, che cagata Marina, sei stata bravissima...sei stupenda con la sigaretta mentre fai la cacca...posso fare un tiro, eh zia?". Non volli negare questa gioia a mia nipote, e acconsentii. Come fece un tiro profondo, si sentii "plop, sgrrrr, plop". Mirella alzò la gonna, e dalle sue mutande si vedeva la cacca uscire, e disse: "non sono io che faccio la cacca...è lei che mi esce da sola...ahhhhh". Dall'eccitazione si era cagata addosso anche lei. Le schiacciai la cacca, e poi andammo a casa.
Alla prossima
Isabella


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