Posted by Michela on May 15, 2005 at 04:49 [62.48.119.42]
Ciao a tutti, mi chiamo Michela e ho 16 anni. Mi piace tantissimo fare la cacca addosso, anche se ho cominciato appena due anni fa dopo che è successo un incidente casuale con mia zia.
Eravamo al mare, e tutte e due quel giorno avevamo il costume intero, di un solo pezzo, per cui se scappa di fare la pipì o la cacca è un problema, perché bisogna togliere tutto e di fronte alla gente è cosa impossibile perché imbarazzante. Erano le cinque, e mia zia ad un certo punto mi ha detto di prepararmi che era ora di tornare a casa. Ma quel giorno mi divertivo tanto, e avevo trovato un paio di amiche con cui passare il tempo in acqua, e allora le ho chiesto di stare ancora un po'. Passata mezzoretta, mi richiama, e io le dico che volevo fare ancora un altro bagno. Ha incominciato a guardarmi male e a rispondermi in tono un po' brusco, dicendo che aveva piuttosto fretta, ma lì per lì pensai che fosse una normale arrabbiattura e nulla più. Dopo dieci minuti arriva a riva a dirmi di sbrigarmi, tutta arrabbiata, e io sono uscita a malincuore, ma non capivo il suo nervosismo, allora le ho detto: "Ma zia, non volevo farti arrabbiare, scusa, ma perché sei così nervosa?". Lei guarda un po' così e mi dice: "Niente, tesoro, oggi ho fretta...dai muoviti che andiamo". Non finisce la frase che fa una scureggia piuttosto forte, e io mi sono messa a ridere. Finito di raccogliere le mie cose in un minuto, ci avviamo alla macchina e mia zia fa un'altra scureggia, abbastanza forte e lunga. Allora comincia a imprecare: "Mannaggia, anche la pancia mi deve far male oggi!". E incredibile, fa un'altra scureggia piuttosto forte, per fortuna nessuno era vicino a noi, visto che è una spiaggetta un po' piccola e in periferia dove ci vanno poche persone, più che altro quelle del paese. Allora dico: "Zia, mamma mia...sembra quasi che ti caghi addosso un altro po'". Ma l'ho detto così per scherzo, senza sapere che poi sarebbe successo: intanto lei mi guardò male e mi disse di stare zitta.
Si accende una sigaretta e comincia a fumare nervosamente. Per arrivare alla spiaggetta si imbocca uno stradone di circa un kilmetro, che finisce in fondo e arriva vicino alla spiaggia. La macchina era dalla parte della spiaggia. Allora mia zia mette la retromarcia, e abbassando i finestrini cominciamo a andare indietro. Dopo un paio di metri, vedo che accelera incredibilmente facendo un lunghissimo tiro con la sigaretta e mettendo la sua mano dietro il mio poggiatesta. Stavamo andando in retromarcia non a passo d'uomo ma a velocità molto sostenuta. Stranita dalla cosa, le dico: "Ma zia, fai tutto in retro?"...Intanto sentivo un odore piuttosto forte venire sempre più fuori, e lei mi dice: "Per forza tesoro...mi sto facendo la cacca addosso...ahhrghghggh!!!". La macchina andava in retro alla massima velocità che poteva raggiungere in retro, e siccome è una di quelle vecchie che come schiacci il gas fa un sacco di rumore acuto a marcia indietro, faceva un casino della madonna, quasi come una sirena. Infatti alcune persone che camminavano a bordo della strada ci guardavano impazziti, e io riconobbi la mia amica Giovanni, e non so perché provai quasi vergogna di quella situazione.
Intanto mia zia continuava a cagare, e io lo potevo vedere dal suo costume che si gonfiava lentamente ma in modo continuato, e siccome era anche bagnato ancora si vedeva chiaramente la macchia scura della cacca. A metà stradone un cane attraversa la strada, allora mia zia rallenta e impreca un pochettino: "Muoviti, passa....che non riesco a fermare la cacca". Come il cane è passato, subito intuisco che a mia zia esce di botta un bel po' di cacca, perché ha accelerato subitissimo e poi perhcé la sigaretta tra le sue labbra si è alzata di colpo facendo un tiro di 5 o 6 secondi. Allora dico: "Zia...ma perhcé non vai più piano per fare la retro?". Mi guarda arrabbiata e dice: "Ma sei stupida? Sto spingendo la cacca perché mi scappa...arhhggg...e mi viene anche da spingere il piede".
Alla fine dello stradone, il suo costume era abbastanza gonfio, e soprattutto la puzza era fortissima. Mia zia era imbarazzata, e mi diceva scusa per quanto era successo. Io le dissi: "Fa niente, zia, non preoccuparti, succede...ma perché non l'hai fatta al mare?". "Col costume intero come facevo? Mica potevo restare tutta nuda" mi dice lei. "Ma zia, ti da fastidio adesso tutta la cacca addosso?". "Sì, tesoro, ora andiamo a casa".
Uscita dalla macchina, mia zia si mette l'asciugamano attorno al costume in modo da non fare vedere che si era fatta la cacca addosso: cercava di camminare normalmente, ma si vedeva che faceva un po' fatica e camminava un po' a gambe larghe e lentamente, e ogni tanto le scappava di mettersi la mano dietro e toccare, forse per schiacciarla o perhcé le dava fastidio.
Così senza chiederle, e senza che lei mi dicesse di andare via, sono rimasta alla porta del bagno e ho visto mia zia mentre si puliva. Tirandosi giù le maniche del costume, poi ha abbassato il costume...c'era tanta cacca, ma non era molle perché si potevano vedere ancora le forme di alcuni pezzi grossi. Un po' però si era schiacciata contro il suo sedere, ma non tanta. Poi ha buttato la cacca nel gabinetto, e subito si è messa a pulire il costume nella vasca, e poi si è lavata.
Il giorno dopo la mia amica Giovanna mi vede, e mi dice: "Ciao Michela, ma ieri al mare come mai tua zia guidava tutto lo stradone in retromarcia?". Ero abbastanza imbarazzata, ma mi inventai una risposta: "Eh, no, niente, così, le piace molto fare le retromarcie, la rilassano". Giovanna mi guarda strano, e mi dice: "Strano, mia cugina ha appena fatto la patente e mi ha detto che la retro se può la evita, perché è scomoda e poi quando la fai in strada tutti si girano a guardarti". Effettivamente, pensandoci bene, alcune persone ci guardavano strane mentre mia zia la faceva a tutta velocità. Ma per fortuna l'argomento finì lì e non ne parlammo più.
Naturalmente, da quel giorno, io cominciai a farmi la cacca addosso ricordandomi di quell'incidente.